La Rete italiana delle aree MAB
Le prime Riserve della Biosfera in Italia risalgono alla fine degli anni ’70 e comprendevano esclusivamente territori vocati alla conservazione. Infatti erano sempre aree protette, Parco Nazionale, Regionali o Riserve statali, che avviavano il processo di candidatura a testimoniare l’importanza attribuita alle attività di conservazione della biodiversità.
Nel corso degli anni il numero di Riserve della Biosfera è aumentato, soprattutto in seguito all’adozione della Strategia di Siviglia cha ha dato forte impulso a questo riconoscimento, avendo anche in parte cambiato il concetto stesso di Riserva della Biosfera ponendola come laboratorio per lo sviluppo sostenibile.
È però con l’istituzione del Comitato Tecnico Nazionale nel 2011 che si è avuto il principale incremento di territori riconosciuti.
Nel corso degli anni il numero di Riserve della Biosfera è aumentato, soprattutto in seguito all’adozione della Strategia di Siviglia cha ha dato forte impulso a questo riconoscimento, avendo anche in parte cambiato il concetto stesso di Riserva della Biosfera ponendola come laboratorio per lo sviluppo sostenibile.
È però con l’istituzione del Comitato Tecnico Nazionale nel 2011 che si è avuto il principale incremento di territori riconosciuti.
La Rete italiana delle aree MAB include oggi (dato 2024) 21 Riserve della Biosfera:
- Collemeluccio-Montedimezzo (Molise) 1977 (Apre il link in una nuova scheda)
- Circeo (Lazio) 1977 (Apre il link in una nuova scheda)
- Miramare (Friuli Venezia Giulia) 1979 (Apre il link in una nuova scheda)
- Cilento e Vallo di Diano (Campania) 1997 (Apre il link in una nuova scheda)
- Somma-Vesuvio e Miglio d'Oro (Campania) 1997 (Apre il link in una nuova scheda)
- Ticino, Val Grande Verbano (Lombardia/Piemonte) prima designazione nel 2002 come Valle del Ticino, estensione nel 2018 (Apre il link in una nuova scheda)
- Isole di Toscana (Toscana) 2003 (Apre il link in una nuova scheda)
- Selve costiere di Toscana (Toscana) 2004 (Apre il link in una nuova scheda)
- Monviso (Piemonte) 2013 (Apre il link in una nuova scheda)
- Sila (Calabria) 2014 (Apre il link in una nuova scheda)
- Appennino Tosco-Emiliano (Toscana - Emilia - Liguria) prima designazione nel 2015 comprendente Toscana ed Emilia, estensione alla Liguria nel 2021 (Apre il link in una nuova scheda)
- Alpi Ledrensi e Judicaria (Trentino-Alto Adige) 2015 (Apre il link in una nuova scheda)
- Delta del Po (Emilia Romagna - Veneto) 2015 (Apre il link in una nuova scheda)
- Collina Po (Piemonte) 2016 (Apre il link in una nuova scheda)
- Tepilora, Rio Posada e Montalbo (Sardegna) 2017 (Apre il link in una nuova scheda)
- Valle Camonica-Alto Sebino (2018) (Apre il link in una nuova scheda)
- Monte Peglia (2018) (Apre il link in una nuova scheda)
- Po Grande (Lombardia, Emilia Romagna, Veneto) 2019 (Apre il link in una nuova scheda)
- Alpi Giulie (Friuli Venezia Giulia) 2019 (Apre il link in una nuova scheda)
- Monte Grappa 2021 (Apre il link in una nuova scheda)
- Colli Euganei (Veneto) 2024 (Apre il link in una nuova scheda)