Riserva della Biosfera Ticino Val Grande Verbano
MAB: Man and the Biosphere

Il toponimo COMIGNAGO deve la sua origine all'instaurarsi sul posto di una proprietà romana nel periodo della conquista o della colonizzazione della zona. L'etimologia del nome deriva da quello della nota famiglia romana COMINIA, secondo il tipo: "Fundus, Praedium Cominiacum"; mentre il suffisso -ACUM rende verosimile l'ipotesi dell'esistenza di uno stanziamento preromano di tipo gallo-ligure. Anche le molte sepolture segnalano rustici insediamenti gallo-romani dal I secolo a.C., o romani fino al IV d. C.
L’abitato di Comignago, soprattutto a nord, è ricco di acque che ogni tanto riaffiorano a livello del suolo con fontanili o piccoli torrenti, come il Rese.
Questa ricchezza ha contributo al nascere di almeno quattro mulini: Molino Vaglio, Molino del Croso, il Mulinetto e il Mulinazzo; ora adibiti ad abitazioni private.
All'interno del Parco Naturale dei Lagoni di Mercurago, facilmente raggiungibile a nord del comune, è da segnalare un panorama archeologico di grande interesse: decisivi interventi di restauro, terminati nel 1987, hanno infatti messo in luce un insieme di 10 tombe ad inumazione che risalgono al IV e V secolo d.C.
Importanti ritrovamenti presso i Lagoni e il territorio circostante di Comignago sono la Necropoli del Motto Caneva, la necropoli nella Cascina Pulice e una stele funeraria di epoca romana.